mercoledì 17 febbraio 2016

Un alto momento di Scienza Politica




Si è svolto in una gran bella cornice di pubblico il piacevole ed interessante dibattito organizzato dall’AssociAzione di Cultura Politica Obiettivo Comune, svoltosi in occasione della presentazione del libro di Simone NardoneDal Porcellum alla Terza Repubblica”. L’evento ha avuto luogo lo scorso 12 febbraio 2016 nella sala conferenze del Castello Caetani di Fondi (LT) e ha visto intervenire oltre l’autore, due illustri docenti universitari: Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza Politica presso l’Università di Bologna ed Antonio Agosta, docente di Sistemi Elettorali Comparati presso l’ateneo di Roma Tre.
Le tematiche messe al centro del dibattito sono state quelle attigue alle riforme istituzionali e le leggi elettorali degli ultimi anni. Si è partito dal vituperato Porcellum, arrivando alle questioni di questi ultimi mesi, ovvero l’Italicum e la riforma del Senato.

Tra i temi che hanno visto i due illustri ospiti prendere una posizione netta, è stata la nuova normativa elettorale che entrerà in vigore il 1° luglio 2016.

“L’Italicum mantiene la filosofia di fondo del Porcellum. Entrambi sono sistemi che assicurano comunque una maggioranza” ha spiegato il prof. Antonio Agosta, che durante il suo intervento ha voluto lanciare una provocazione attraverso una domanda retorica: “C’era realmente la volontà di cambiare il Porcellum, se poi quando l’abbiamo cambiato, abbiamo fatto un sistema somigliante?
Su alcuni aspetti tecnici ha posto la maggior parte delle sue osservazioni, invece, il prof. Gianfranco Pasquino, che ha spiegato come “la percentuale dello sbarramento al 3% per l’Italicum è ridicola, perché se si mette una percentuale bisogna metterla in relazione al numero degli elettori.” E ancora: “Il principio fondamentale delle democrazie parlamentari è che il governo si fa in Parlamento. Renzi con questa legge sta stravolgendo questo principio”.

Diversi e ancora più interessanti gli spunti sulla più contestata riforma del Senato e la fine del bicameralismo paritario. “Si dice che il senato va riformato così faremo le leggi più in fretta. Ma è ‘una balla colossale’. Tutte le statistiche dicono il contrario – ha affermato Pasquinodi tutto abbiamo bisogno fuorché sveltire la produzione legislativa. Abbiamo bisogno di renderla migliore qualitativamente”.

Inviterei il governo Renzi a riflettere su quella che ci viene raccontata come una riduzione dei costi perché questi senatori non prenderanno neanche un centesimo, poi chissà chi pagherà le spese, forse il bilancio della regione, cioè sempre i cittadini.” Ha invece accusato Agosta che ha anche spiegato come: “Secondo me questa è una brutta riforma costituzionale, per cui penso che voterò no al referendum. Sarebbe stato forse più logico eliminarlo del tutto il Senato”.

Grande soddisfazione da parte di Obiettivo Comune per il lavoro di Nardone, ma soprattutto per l’alto livello del dibattito. 

Ringrazio Simone Nardone per aver voluto condividere con noi un passaggio della sua carriera e la presentazione del suo libro. Ma anche perché portando a Fondi due illustri ospiti quali i professori Gianfranco Pasquino e Antonio Agosta, abbiamo scritto una delle più belle pagine di cultura politica che il nostro territorio ricordi.” Ha spiegato il presidente di Obiettivo Comune Salvatore Venditti a margine dell’evento.

Per chi volesse rivedere i VIDEO della serata. Cliccare sulla seguente immagine.
si ringrazia Fondi Web Tv per la ripresa integrale




mercoledì 10 febbraio 2016

Presentazione del libro "Dal Porcellum alla Terza Repubblica"

Riforme istituzionali e legge elettorale: queste le tematiche del convegno organizzato dall’AssociAzione di Cultura Politica Obiettivo Comune. L’evento, che avrà luogo il prossimo 12 febbraio 2016 a partire dalle 18 presso il Castello Caetani di Fondi, sarà l’occasione anche per presentare “Dal Porcellum alla Terza Repubblica”, primo libro del giovane fondano Simone Nardone

Oltre all’autore, prenderanno parte alla conferenza due illustri accademici, quali il professore emerito di Scienza Politica dell’Università di Bologna Gianfranco Pasquino (autore della prefazione al volume) ed il docente di Sistemi Elettorali Comparati dell’Università di Roma Tre, professor Antonio Agosta.


Un po’ di storia

Il 21 dicembre del 2005, la maggioranza parlamentare approvava la legge elettorale più criticata della storia repubblicana. Dopo otto anni dall’entrata in vigore, la Consulta definirà quella stessa legge incostituzionale, delegittimando (almeno in parte) quasi un decennio di vita politica del nostro Paese. Stiamo parlando della legge 270 del 2005, entrata in vigore il 31 dicembre dello stesso anno e decaduta dopo la sentenza della Corte Costituzionale del dicembre 2013. Nel male e nel bene, quella legge elettorale, inserita perfettamente all’interno di un complesso meccanismo di transazione politica e partitica del nostro Paese, ha finito per rivoluzionare un sistema, che nella concezione di chi l’aveva pensata, doveva cristallizzare. Il Porcellum a distanza di anni, potremmo dire che è stato lo strumento, forse sbagliato e sicuramente incompleto, che ha contribuito ad aprire la strada ad un cambio di pelle del sistema politico italiano. Un cambio di pelle che punta dritto verso la Terza Repubblica.


Estratto dalla prefazione di G. Pasquino

“Scoprire che la legge elettorale n. 270 del dicembre 2005, fortemente voluta e approvata dal centro-destra, giustamente definita Porcellum, ha soltanto una volta su tre, nel 2008, prodotto una cospicua maggioranza in entrambe le camere, pur riducendo il numero degli sgangherati partiti italiani, è sufficiente per darle una valutazione negativa, argomentata, netta e severa. […] Nardone analizza le proposte recenti, macchiate, come ho già notato, da partigianeria e anche da colpevole ignoranza dei precedenti. Il difetto più grave degli improvvisati riformatori elettorali è la loro intollerabile presunzione. Si ostinano a pensare che sanno fare meglio di quanto è stato fatto, e funziona da tempo, nelle democrazie parlamentari e semipresidenziali europee. […] Nardone ci porta fino a dove siamo arrivati, ma leggendo fra le righe, esercizio che consiglio anche ai lettori, si vedrà che con quello che è stato approvato, ma che già si suggerisce di ritoccare, non andremo da nessuna parte”.

GIANFRANCO PASQUINO, attualmente professore emerito di Scienza Politica all’Università di Bologna. Tra i fondatori della “Rivista Italiana di Scienza Politica”, ha anche diretto la rivista “Il Mulino”. Con l’omonima casa editrice ha pubblicato il suo primo lavoro nel 1970. Senatore della Sinistra Indipendente durante la IX e X legislatura (1983-1992), e dei Progressisti nella XII (1994-1996). Ha ottenuto tre lauree onorarie: dalle Università di Buenos Aires, di La Plata e dall’Università Cattolica di Cordoba. Ha svolto un’intensa attività pubblicista firmando numerosi editoriali su giornali come “Il Sole 24 Ore” e “La Repubblica”. La sua ultima pubblicazione datata febbraio 2015 edita da Egea si intitola “Cittadini senza scettro – Le riforme sbagliate”. 

ANTONIO AGOSTA, attualmente professore di Sistemi Elettorali Comparati presso l’Università degli Studi di Roma Tre. Ha insegnato anche Scienza Politica e Sistema Politico Italiano. Attualmente è membro della Società italiana di scienza politica e della Società italiana di studi elettorali . Già consulente del Viminale, ha fatto parte di numerose commissioni di studio in sedi politico-istituzionali: in particolare, della “Commissione Zuliani” per la determinazione dei collegi elettorali uninominali, nominata dai presidenti delle Camere, nel 1993. Ha svolto, inoltre, le funzioni di capo dell’Ufficio legislativo del Ministro per le Riforme istituzionali nel governo Ciampi. Precedentemente alla carriera accademica, dall’1981 al 2001, è stato viceprefetto vicario presso il Ministero dell'Interno.

SIMONE NARDONE, nato a Fondi (LT), classe 1987 giornalista pubblicista. Laureato nel 2011 in Scienze Politiche presso l’ateneo di Roma Tre con una tesi in Sistema politico italiano dal titolo “La riforma elettorale del 2005, gli effetti sul voto e sul sistema politico”, relatore il professor Antonio Agosta. Parallelamente al percorso di studi, ha svolto esperienze professionali sulla carta stampata, in redazioni radiofoniche, televisive, nonché come redattore di testate giornalistiche on-line. Attualmente firma articoli per il portale di geopolitica Formiche.net e cura il blog personale. È alla sua prima pubblicazione.



martedì 2 febbraio 2016

Presentazione del libro "Dal Porcellum alla Terza Repubblica" di Simone Nardone

L’AssociAzione di Cultura Politica Obiettivo Comune, con il patrocinio del Comune di Fondi e del Sistema Bibliotecario del Sud Pontino, organizza per il prossimo 12 febbraio 2016 la presentazione del libro di Simone Nardone “Dal Porcellum alla Terza Repubblica”. 

Il volume racconta dieci anni di storia politico-elettorale dell’Italia dal 2005 al 2015. Il libro uscito lo scorso dicembre, è un vero e proprio focus sul sistema politico e partitico del nostro Paese, alla luce del sistema elettorale utilizzato per quasi un decennio: tutto parte dall’approvazione della legge 270 del 2005, la così detta Legge Calderoli, poi ribattezzata Porcellum. Il volume di Nardone mostra come tale sistema, tanto contestato quanto controverso, sia stato interpretato ogni volta diversamente dai partiti politici in vista delle tornate elettorali. Il libro, passando per le ipotesi di riforma del sistema che hanno riempito le pagine dei giornali e i cassetti delle commissioni parlamentari per un decennio, arriva fino alla sentenza della Corte Costituzionale del 2013. Ma l’analisi guarda alla così detta Terza Repubblica, aspettando la riforma costituzionale e l’applicazione del nuovo sistema elettorale.

Alla presentazione del libro “Dal Porcellum alla Terza Repubblica”, che si terrà presso la sala conferenze del Castello Caetani di Fondi a partire dalle ore 18,00, prenderanno parte oltre all’autore, due illustri accademici:

il professore emerito di Scienza Politica dell’Università di Bologna professor Gianfranco Pasquino (autore della prefazione al volume), e il docente di Sistemi Elettorali Comparati dell’Università di Roma Tre, professor Antonio Agosta.



Presentazione volume

Cosa sarebbe accaduto se nel 2006 si fosse votato con il Mattarellum? Chi avrebbe vinto le elezioni nel 2013, senza la comparsa dei Cinque Stelle? Come sarebbero disegnati oggi gli assetti politici italiani se nel 2005 non fosse stato approvato il Porcellum? A queste e a molte altre domande cerca di dare risposte questo libro. Una panoramica sui fatti politici e sulle esperienze elettorali con il sistema previsto dalla Legge 270 del 2005. Uno spaccato dell’Italia lungo dieci anni. Ma anche un’analisi su quello che è stato il sistema elettorale più criticato dell’epoca repubblicana. Un meccanismo che ha finito per rivoluzionare lo stesso sistema che avrebbe dovuto cristallizzare.


SIMONE NARDONE, nato a Fondi (LT), classe 1987 giornalista pubblicista. Laureato nel 2011 in Scienze Politiche presso l’ateneo di Roma Tre con una tesi in Sistema politico italiano dal titolo “La riforma elettorale del 2005, gli effetti sul voto e sul sistema politico”, relatore il professor Antonio Agosta. Parallelamente al percorso di studi, ha svolto esperienze professionali sulla carta stampata, in redazioni radiofoniche, televisive, nonché come redattore di testate giornalistiche on-line. Attualmente firma articoli per il portale di geopolitica Formiche.net e cura il blog personale. È alla sua prima pubblicazione.

GIANFRANCO PASQUINO, attualmente professore emerito di Scienza Politica all’Università di Bologna. Tra i fondatori della “Rivista Italiana di Scienza Politica”, ha anche diretto la rivista “Il Mulino”. Con l’omonima casa editrice ha pubblicato il suo primo lavoro nel 1970. Senatore della Sinistra Indipendente durante la IX e X legislatura (1983-1992), e dei Progressisti nella XII (1994-1996). Ha ottenuto tre lauree onorarie: dalle Università di Buenos Aires, di La Plata e dall’Università Cattolica di Cordoba. Ha svolto un’intensa attività pubblicista firmando numerosi editoriali su giornali come “Il Sole 24 Ore” e “La Repubblica”. La sua ultima pubblicazione datata febbraio 2015 edita da Egea si intitola “Cittadini senza scettro – Le riforme sbagliate”. 

ANTONIO AGOSTA, attualmente professore di Sistemi Elettorali Comparati presso l’Università degli Studi di Roma Tre. Ha insegnato anche Scienza Politica e Sistema Politico Italiano. Attualmente è membro della Società italiana di scienza politica e della Società italiana di studi elettorali . Già consulente del Viminale, ha fatto parte di numerose commissioni di studio in sedi politico-istituzionali: in particolare, della “Commissione Zuliani” per la determinazione dei collegi elettorali uninominali, nominata dai presidenti delle Camere, nel 1993. Ha svolto, inoltre, le funzioni di capo dell’Ufficio legislativo del Ministro per le Riforme istituzionali nel governo Ciampi. Precedentemente alla carriera accademica, dall’1981 al 2001, è stato viceprefetto vicario presso il Ministero dell'Interno.